Intervista al dr. Matthias Rath
fondatore della medicina cellulare

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Convegno di Maastricht 13-14 Settembre 2014

Questo filmato riporta l’intervista rilasciata dal medico scienziato dr. Matthias Rath al consulente Gianmarco Mignogna, il 15 Settembre 2014, a Heerlen (Olanda), in occasione del convegno internazionale sulla medicina cellulare tenutosi a Maastricht.

E’ quella dell’eroe la veste che il giovane consulente Gianmarco Mignogna attribuisce al medico scienziato dr. Matthias Rath durante la sua intervista in sole tre domande, in cui emerge tutta la potenza e la genialità del fondatore e primo divulgatore della medicina cellulare.

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dr.ssa Anna Goc,
ricercatrice del Dr. Rath Research lnstitute

Rispondendo alla prima domanda, egli infatti sostiene di essere mosso dalla “consapevolezza di essere nel giusto” e dalla indiscutibilità dei fatti scientifici perché, dice: “se sei convinto di qualcosa che guida ogni cosa dentro di te come il tuo cuore, la tua mente, la tua anima, allora puoi muoverti“. Sarebbe solo una questione di tempo, quindi.

Paura di fallire? “No, grazie”. È ancora con determinazione e sicurezza che il Dr Rath risponde alla seconda domanda del giovane intervistatore, sottolineando con decisione di “non aver mai dubitato che un giorno la verità possa essere accettata in tutto il mondo”, finanche ad essere praticata negli ospedali e negli istituiti di ricerca ufficiali.

Alla terza e ultima domanda, chi volesse ringraziare per la persona diventata e per la forza di lottare contro l’enorme sfida che rappresenta la medicina cellulare, il dr. Rath risponde con sorprendente genuinità: “i suoi genitori”, prima di tutto, che gli hanno insegnato non solo a “ricevere”, ma anche a “dare”, non solo ad “avere” ma anche a “essere”, soprattutto per gli altri”. Ma spende anche parole di ringraziamento per il doppio premio Nobel Linus Pauling, da cui sostiene di essere stato influenzato positivamente nel dare vita al suo progetto.

Al momento dei saluti lancia un appello “alla nuova generazione perché abbracci il lavoro della sua vita e si accerti che il prossimo lo accetti: solo così si potrà vivere in un mondo con molte meno malattie rispetto ad ora”.

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Momenti di lavoro
durante il convegno a Maastricht 2014

Testo integrale dell’intervista al dr. Matthias Rath

Gianmarco

Innanzitutto penso che tu sia un genio e un eroe che ci sta salvando da un sistema crudele.
Per questa ragione ammiro davvero te e il tuo lavoro. Vorrei farti solo tre domande che mi piacerebbe condividere con altre persone sul blog del “Movement of Life” che sto per iniziare con Paul Anthony Taylor e Jose Serulla.
Prima domanda: qual’è la cosa più importante che ti ha spinto ad andare avanti e continuare in questa direzione nonostante tutti gli ostacoli e le difficoltà con cui hai avuto a che fare?

Dr. Rath

Beh, innanzitutto grazie per il tuo interessamento al mio lavoro e alla mia vita.
Quando rifletto sull’ultimo quarto di secolo e a quando sono stato messo in questo ruolo, l’unico motore veramente importante per farmi andare avanti in questo progetto, nonostante le difficoltà, era la consapevolezza di essere nel giusto; i fatti scientifici erano indiscutibili e sarebbe stata solo una questione di tempo fino a quando sarebbero stati accettati.
Se sei guidato dalla verità, non devi tenere tutto per te, puoi muoverti.
Ma questo non riguarda solo la scienza. Se sei convinto di qualcosa che guida ogni cosa dentro di te, come il tuo cuore, la tua mente, la tua anima, allora puoi muoverti. Ed è questa forza molto forte che potrebbe avermi guidato a superare tutti gli ostacoli che hanno intralciato il mio percorso.

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Sede della Dr. Rath
Health Programs B.V.
Heerlen – Olanda

Gianmarco

Seconda domanda:  hai mai avuto paura che questo spettacolare ed enorme progetto potesse fallire?

Dr. Rath

No, non ho mai dubitato che un giorno la verità potesse essere accettata in tutto il mondo.
Le uniche domande erano queste: quando? sarei stato ancora presente? cosa sarebbe successo nel corso della mia vita?
Mi ricordo dei dubbi che avevo quando parlavo alle origini dell’istituzione; ho parlato diverse volte, circa 20-25 anni fa.
Vogliamo vedere il cambiamento, abbiamo intenzione di vedere le università fare ricerca nell’area dei micronutrienti, nella lotta contro il cancro e le malattie cardiovascolari.
E non eravamo sicuri all’inizio, perché noi forse stavamo pensando bene ma l’opposizione è troppo grande, gli interessi dello status quo contro di noi sono troppo grandi, troppo potenti anche se in realtà non lo erano.
Si può vedere che ora si sta verificando questa grande trasformazione a livello globale perché gli istituti di ricerca che sono nelle università di tutto il mondo stanno approdando ed investigando sul ruolo dei micronutrienti, specie nel combattere il cancro, le malattie cardiovascolari ed altre malattie.
E ora come ora penso a quanto lontano possa andare questo processo.
Sono convinto che saremo ancora vivi quando questa conoscenza riguardo la possibilità di prevenire e ridurre malattie cardiovascolari, cancro, alzheimer, osteoporosi, diabete ed altre malattie sarà accettata e praticata in ospedali ed istituti ufficiali in tutto il mondo.

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Grazie a dr. Rath per l’intervista concessa!

Gianmarco

La terza domanda è: quali sono le persone che vorresti ringraziare per l’incredibile persona che sei e per l’enorme sfida per cui stai lottando?

Dr. Rath

Beh, per dirlo devo andare indietro, in quanto le prime persone responsabili per quello che ho e per la persona che sono diventata nella mia vita sono stati i miei genitori, un ottimo modello per me e per le mie sorelle. Mi hanno insegnato non solo a “ricevere” ma anche a “dare”, non solo ad “avere” ma anche ad “essere”, soprattutto per gli altri; senza queste radici non sarei stato in grado di intraprendere questo percorso.
Molti scienziati sono venuti ad influenzare il mio percorso per tutta la mia carriera scientifica, ed uno di questi è stato il doppio premio nobel Linus Pauling, che si avvicinò molto a me.
Mi ricordo quando avevo la tuà età, un giorno mi disse con gli occhi lucidi: “Più ti osservo, più vedo me stesso alla tua età”. Quello che intendo dire è che lui ha sentito il fuoco del voler sapere di più e di non accontentarsi solo di ciò che la scienza gli aveva fornito ma di essere desiderosi di provare ad andare oltre.
Non accettare nulla, nemmeno i limiti che ti poni.

Mi ha influenzato molto e aiutato a seguire il giusto percorso nella vita professionale lasciando la medicina tradizionale, che ci ha governato qui fino al ventunesimo secolo, ma dirigendosi verso il nuovo tipo di medicina che ci sta facendo capire il ruolo della regolazione cellulare, che salute e malattie sono decise non a livello di organi ma a livello delle cellule, e che la causa principale del malfunzionamento cellulare è una carenza di micronutrienti.
Noi possiamo correggere questa carenza conoscendo quali micronutrienti dobbiamo assumere e di conseguenza, ovviamente, possiamo prevenire le malattie.
Questa spettacolare conoscenza salverà milioni di vite, e sono veramente contento che oggi tu sia qui a farmi queste domande perché il testimone deve essere passato alle future generazioni.
Il lavoro della mia vita non si deve fermare a me ma dovrà giungere al servizio di tutti.
Se la vostra generazione lo abbraccerà e si accerterà che il prossimo lo accetta, si potrà vivere in un mondo con molte meno malattie rispetto ad ora.

Gianmarco

E’ stato un onore ed un gran piacere incontrarti e parlare con te.
Credo fortemente in questo progetto e in un mondo migliore e sono sicuro che tu e noi vinceremo questa battaglia.
Grazie infinite.